tag:blogger.com,1999:blog-42100132260276006392024-02-18T18:02:12.449-08:00wawostoriewawoshttp://www.blogger.com/profile/07824521017367887611noreply@blogger.comBlogger8125tag:blogger.com,1999:blog-4210013226027600639.post-24712026850855407202014-11-14T01:00:00.000-08:002014-11-14T01:57:59.548-08:00Ritorno al passato<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4aMuWd61FzsSWi9mQsWXObfR290MGPvILGacXXgTG8RsSW_X7B1AYpT51fbxkqDMTDVdpSd0qpxILTYx6dGhdlsCcv3-1bJD7nROFn2rPIzHCjvHJEMRbYYJxdwss9HES-9njTxg6UscB/s1600/red_render.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4aMuWd61FzsSWi9mQsWXObfR290MGPvILGacXXgTG8RsSW_X7B1AYpT51fbxkqDMTDVdpSd0qpxILTYx6dGhdlsCcv3-1bJD7nROFn2rPIzHCjvHJEMRbYYJxdwss9HES-9njTxg6UscB/s1600/red_render.jpg" height="320" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Potrebbe funzionare. Che ne dite? In effetti quello che promettono gli ideatori di <a href="http://hemingwrite.com/">hemingwrite</a> , "macchina per scrivere" del terzo millennio, è un po' quello che fa il nostro kindle/kobo etc. di turno: scrittura senza distrazioni ma con un tasso tecnologico al passo coi tempi. Le caratteristiche ci dicono che la scrittura sul display da 6" e di tipo e-ink, la memoria può contenere fino a un milione di pagine ed il lavoro si può salvare anche sul cloud. Per prezzi e altro si deve aspettare. Eppure, un giro di pagine me lo farei volentieri.</div>
wawoshttp://www.blogger.com/profile/07824521017367887611noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-4210013226027600639.post-80055796016082338292014-10-12T09:01:00.000-07:002014-10-12T09:03:20.105-07:00<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaGsXtRcUldMC7QJh3v50Z4BvdN13cRsTNBzCVRge5yAgwo1ckySiF7dKN31qZOqgWcXjiW2c8ZYFWS_qdBMvGNqL83OcImUDylrVc2mizWYCekYhIyjNEpGKfEkAUcWM8QyDYkzVNiWJ1/s1600/XF8IV4pZ_bsIy_543aa2873b7746_88931225.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaGsXtRcUldMC7QJh3v50Z4BvdN13cRsTNBzCVRge5yAgwo1ckySiF7dKN31qZOqgWcXjiW2c8ZYFWS_qdBMvGNqL83OcImUDylrVc2mizWYCekYhIyjNEpGKfEkAUcWM8QyDYkzVNiWJ1/s1600/XF8IV4pZ_bsIy_543aa2873b7746_88931225.jpg" height="320" width="213" /></a><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Nuovo incipit su 20lines <a href="http://it.20lines.com/write/168579/l-invito/235904">qui</a> . Undici nodi mancanti e venti giorni per finirlo. Chi vuole può collaborare con venti righe per nodo. La linea è sul thriller ma è possibile sconfinare.</span>wawoshttp://www.blogger.com/profile/07824521017367887611noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4210013226027600639.post-70687482718075582932014-10-09T03:53:00.000-07:002014-10-09T03:53:19.777-07:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh92gyIqEvqJ_yNc-lzs5CzKyhamLs7EWNuwSXrD_jz5cTRDoJbwCVnCKiECrrVcZCPj9Z_yovj6tpq7p0UIlizi67x0YDhDXFeYEuH6LIABR7fb9zE3_SiVKDnEDFNJIM7uhXU2jT7kqI5/s1600/download+(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh92gyIqEvqJ_yNc-lzs5CzKyhamLs7EWNuwSXrD_jz5cTRDoJbwCVnCKiECrrVcZCPj9Z_yovj6tpq7p0UIlizi67x0YDhDXFeYEuH6LIABR7fb9zE3_SiVKDnEDFNJIM7uhXU2jT7kqI5/s1600/download+(1).jpg" height="109" width="320" /></a></div>
Ieri, sul sito <a href="http://it.20lines.com/">20lines </a>, ho terminato anche l'ultimo nodo del racconto "collaborativo" <a href="http://it.20lines.com/write/153375/manovre-in-alto-mare">Manovre in alto mare</a> . Il termine ultimo per il completamento, fissato per oggi, è stato uno stimolo a terminare la storia. Grazie agli amici che hanno collaborato.<br />
<br />wawoshttp://www.blogger.com/profile/07824521017367887611noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4210013226027600639.post-29444644373296778772014-10-02T14:24:00.000-07:002014-10-02T14:24:38.082-07:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD0INHEhcFvsAvUx3v5RhNMaOaD6MocIJ439gj_PNzqCswYj5k8QYg5mGqPCuulpJABor3NMUXnsPfw7oEww2D_OhisKeLgJxQsH1P5Qo2vLxxjGfGpg4Hm9uvn7-JzlzS9EousWtlGmjU/s1600/Tre+finalisti+giveaway+-+mix.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD0INHEhcFvsAvUx3v5RhNMaOaD6MocIJ439gj_PNzqCswYj5k8QYg5mGqPCuulpJABor3NMUXnsPfw7oEww2D_OhisKeLgJxQsH1P5Qo2vLxxjGfGpg4Hm9uvn7-JzlzS9EousWtlGmjU/s1600/Tre+finalisti+giveaway+-+mix.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Romina Tamerici ha preparato i video per la contesa tra i racconti finalisti del concorso per il compleanno del suo <a href="http://tamerici-romina.blogspot.it/">blog</a>. Ecco la mia <a href="http://youtu.be/B1hwABs-qkI">"Lia"</a>. Non dimenticatevi di votare.</span><br />
<div>
<br /></div>
wawoshttp://www.blogger.com/profile/07824521017367887611noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4210013226027600639.post-78354183944918517032014-10-01T06:44:00.001-07:002014-10-01T06:55:52.690-07:00Scrittura collaborativa.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Ho iniziato, qualche settimana fa, a postare le mie storie su 20lines.com. Tra le altre cose ho iniziato a sfruttare la possibilità di fare scrittura collaborativa con gli altri frequentatori del sito. Da questa opportunità è nata "Manovre in alto mare", storia thriller in 12 (guarda caso ma li chiamano così) nodi. Chi vuole, è ancora in tempo per scriverne uno perché siamo arrivati al numero 9. Questo il <a href="http://20lines.com/write/153375/manovre-in-alto-mare/228682">link</a>. Di seguito il primo nodo.<br />
<em><br /></em>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<em><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13.5pt; font-style: normal; line-height: 115%;">La notte era ormai terminata: di suo restavano i morsi del freddo,
dell'umidità e una gran quantità di pescato. Il "Libeccio" con il suo
equipaggio si apprestava a far rientro in porto con la stiva piena e la
soddisfazione di Luigi</span></em><em><span style="font-size: 13.5pt; font-style: normal; line-height: 115%;"></span></em><em><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13.5pt; font-style: normal; line-height: 115%;">, il comandante del
peschereccio. «Stanotte è andata bene. Che dici Luigi?» chiese Tommaso uno
degli uomini più fidati del comandante. «Andò bene assai. Ma ora rientriamo»
rispose Luigi, mentre dispensava pacche sulle spalle di tutti gli uomini.
Mentre l'equipaggio era intento a preparare le operazioni di rientro si udì,
dal principio in maniera fioca e poi sempre più distinta, il rombo di un
elicottero. Luigi si voltò e cercò con lo sguardo di individuarne il punto di
provenienza. Veniva da est. Si trattava di un elicottero dalla livrea scura e
senza segni distintivi riconoscibili. Volò in direzione del Libeccio e, una
volta raggiunto, si abbasso di quota, fece un giro di 360 gradi sopra le teste
dell'equipaggio e poi prese nuovamente la direzione verso est. «Ma guarda
questo stronzo. Doveva venire a girare il culo proprio sopra di noi!» esclamò
Tommaso. «Non ti preoccupare. Ci deve essere qualche operazione in corso da
queste parti» disse Luigi, con tono rassicurante. «Si ... ma io non ci ho visto
scritto Carabinieri o Polizia là sopra» osservò Tommaso. «Vorrà dire che sarà
la Finanza» rispose, allargando le braccia Luigi. «Luigi non mi pare.
L'elicottero, nero completamente era!» Ad un tratto si risentì il rombo
dell'elicottero</span></em><em><span style="font-size: 13.5pt; font-style: normal; line-height: 115%;"></span></em><em><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13.5pt; font-style: normal; line-height: 115%;">. Veniva sempre dalla
stessa direzione, ma questa volta non puntò direttamente il Libeccio bensì fece
un giro più largo. Gli uomini dell'equipaggio che avevano seguito il dialogo di
Luigi e Tommaso, iniziarono a parlottare fra loro.</span></em><i><span style="font-family: "Georgia","serif";"><o:p></o:p></span></i></div>
wawoshttp://www.blogger.com/profile/07824521017367887611noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4210013226027600639.post-81295840856855164832014-09-12T15:19:00.000-07:002014-09-12T15:30:11.719-07:00Renzo.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ6RT8J4-mXt9FNhtGYvGeNikahiVYHMWZ3tpksjKLF04FGyvoRyNv_kNVOYnuJB5LoIOaiJzElDvB5UQ0zZanQoSGeZR2EubGvG8OWPBtN6iz9vVo6IJKM3VyQi-qzRIS4E7_xlVCWpay/s1600/unsplash_52d5b2dfdf619_1.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ6RT8J4-mXt9FNhtGYvGeNikahiVYHMWZ3tpksjKLF04FGyvoRyNv_kNVOYnuJB5LoIOaiJzElDvB5UQ0zZanQoSGeZR2EubGvG8OWPBtN6iz9vVo6IJKM3VyQi-qzRIS4E7_xlVCWpay/s1600/unsplash_52d5b2dfdf619_1.JPG" height="132" width="200" /></a></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0.35cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto;">
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Il
freddo di dicembre era arrivato e sferzava senza pietà il corpo e
l'anima. L'ora era tarda e le strade erano quasi deserte. I suoi
passi erano marcati e veloci. Gli ultimi caldi vapori delle luci
bluette dello strip club erano ormai svaniti e la coscienza tornava
lentamente a prendere il suo posto. Quella volta, come le altre,
stava avvenendo la mutazione: la bestia stava lasciando posto
all'uomo. </span></span><br />
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Nonostante le strade fossero oramai deserte, si aggiustò
il bavero del cappotto e si calò il cappello fin sopra gli occhi per
il timore di essere riconosciuto. </span></span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14pt; line-height: 100%;">Come al solito lasciò l'auto non
troppo vicina alla meta abituale dei suoi week-end. Salì in auto e
una volta aggiustato un santino magnetico davanti a lui, mise in moto
e partì.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14pt; line-height: 100%;"><br /></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Sopraggiunse
la pioggia mentre ripensava, con rimorso, alla serata appena
trascorsa, alle deviazioni e agli eccessi vissuti. </span></span><br />
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14pt; line-height: 100%; orphans: 2; widows: 2;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14pt; line-height: 100%; orphans: 2; widows: 2;">Arrivato
a destinazione si diresse verso la piazza centrale dove lasciò
l'auto. Percorse un vialetto poi aprì la porta, si tolse cappello,
cappotto e sciarpa. Un fulmine illumino a giorno la stanza. Ebbe un
brivido. Accese la luce e si voltò di scatto. Riconobbe la persona
che si trovava di fronte a lui con un revolver in pugno.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14pt; line-height: 100%; orphans: 2; widows: 2;"><br /></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; page-break-before: auto; widows: 2;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: 14pt;">«So
dove sei stato» disse quella voce, piangendo. «E non è la prima
volta!» aggiunse.</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: 14pt;">«Ti
posso spiegare» disse l’uomo, tendendo le mani.</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: 14pt;">«Sta’
zitto, traditore! Non hai rispetto neanche del luogo dove ti trovi»
disse la voce, con tono rabbioso «Mi avevi promesso che avrei fatto
parte della tua nuova vita. Avevi detto che mi amavi. Vero don
Renzo?» </span></span>
</div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br /></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Il
parroco tentò di avvicinarsi all’interlocutore ma andò incontro a
due colpi di arma da fuoco.</span></span></div>
<br />
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: 14pt;">La
mano tremante del ragazzo, lasciò cadere la rivoltella. Sapeva che i
suoi sogni sarebbero terminati dentro le mura di quella sacrestia.</span></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
</div>
wawoshttp://www.blogger.com/profile/07824521017367887611noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4210013226027600639.post-13479170663830025512014-09-02T14:23:00.000-07:002014-09-02T14:23:33.365-07:00Fabio.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxRCaqag5XMvNVeydWHz77wk4JkTDxLn09Ha1ICX9xoqvQwSbbaWP4XaDKQnoUJLydB7X3Wgob_qno6zUU7lTKtNM6MBFDbMqt_GWFHm6EPSs2vI_421yxqAISGj23ZQFUjF9jpfoUk_3A/s1600/6079958421_92bb172ff6_m.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxRCaqag5XMvNVeydWHz77wk4JkTDxLn09Ha1ICX9xoqvQwSbbaWP4XaDKQnoUJLydB7X3Wgob_qno6zUU7lTKtNM6MBFDbMqt_GWFHm6EPSs2vI_421yxqAISGj23ZQFUjF9jpfoUk_3A/s1600/6079958421_92bb172ff6_m.jpg" /></a></div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">Le
dita di Fabio scivolavano veloci sulla tastiera. Ogni tanto uno
sguardo veloce ai monitor di fronte a lui. Codici, stringhe di
programmazione, password, codici sorgente. Una vita tra codici
risolti, progetti sottratti, formule rivelate, corrispondenza rubata.
Tante identità, frammenti di vita, solitudine latente. Nessuno lo
conosceva davvero e, forse, neanche lui stesso. </span></span>
</div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">Nessuna
famiglia, mai affetti stabili, mai legami. Solo caratteri
alfanumerici e codici da </span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">spezzare</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">,
sistemi da </span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">violare</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">.
</span></span>
</div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">In
quei minuti doveva salvare dati importanti in uno dei suoi server
disseminati nel pianeta. Della sua vita, invece, rimaneva ben poco da
salvare, persa com'era tra i byte che abilmente trasferiva. Al
termine della procedura si sarebbe sganciato da tutto e tutti. Sempre
in fuga. </span></span>
</div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">Quella
sera si sentiva strano. Avvertiva una remota sensazione. </span></span>
</div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">Lo
scaricamento dei dati era al 95%. Bussarono alla porta. Si voltò di
scatto verso il monitor della telecamera sistemata all'ingresso,
sulla strada. Non vedeva nulla. Solo nebbia. </span></span><span style="color: #00000a;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="it-IT">Accelerò
le sue dita sulla tastiera seguendo un ritmo convulso. Ad un tratto
</span></span></span></span><span style="color: #00000a;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="it-IT">sentì
chiara una voce </span></span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">-
“Papà! Papà sono io!” </span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">proveniva
da fuori, </span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">oltre
la porta - “Apri!” Quella sensazione si fece ghiaccio e si
impadronì di Fabio. </span></span>
</div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
“<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">Sono
Giulia, apri!” disse ancora la </span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">voce</span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">.</span></span></div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
“<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">Giulia?”
esclamò l'hacker. “Porca putt-” </span></span><span style="color: #00000a;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="it-IT">Ci
fu un'esplosione.</span></span></span></span></div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
<span style="color: #00000a;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="it-IT">La
ragazza era </span></span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">Giulia,
la figlia che non vedeva da 10 anni. Più tardi, dopo l'irruzione,
durante il trasferimento in Commissariato, lei stessa ebbe modo di
raccontargli cosa era successo, come era diventata Ispettore della
</span></span><span style="color: #00000a;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="it-IT">Polizia
Federale e in che modo la sua squadra speciale Anticrimini
Informatici, lo avesse scovato dopo anni di indagini.</span></span></span></span></div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">Fabio
venne catturato ma, per la prima volta dopo tutti quegli anni, si
sentiva felice. </span></span>
</div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">Adesso
lo trovate al parco dove conduce il doppio passeggino dei gemellini
di Giulia. </span></span>
</div>
<br />
<div align="justify" class="western" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 16pt;">Di
tecnologia e internet non ne vuole sapere più.</span></span></div>
wawoshttp://www.blogger.com/profile/07824521017367887611noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4210013226027600639.post-38365945405189009732014-08-27T06:41:00.001-07:002014-08-27T06:49:57.180-07:00Lia.<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHFzf1DaBElwsB1L8MYEN0DCrjV7dQvOyJ6S6yImabSZWNh8nM2-73gLdjI6r_lk8mPRJsXGBsppeuhuTGeyl_Est63ldKocbRU1cyzBExNWyagOpiR16zFTImUGD7DqW7iviBOmyCHcys/s1600/rain-on-glass--1505874-1024x768.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHFzf1DaBElwsB1L8MYEN0DCrjV7dQvOyJ6S6yImabSZWNh8nM2-73gLdjI6r_lk8mPRJsXGBsppeuhuTGeyl_Est63ldKocbRU1cyzBExNWyagOpiR16zFTImUGD7DqW7iviBOmyCHcys/s1600/rain-on-glass--1505874-1024x768.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;">L’acqua
scivolava sui vetri in quella piovosa mattina primaverile. Lia stava alla
finestra. Nonostante l’incertezza dell’alba, tutto era più netto, nitido,
deciso. E anche alla finestra sulla sua vita, Lia vide un’immagine più netta,
nitida. Decisa. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;">Erano
le 6,30. Dopo la doccia si guardò allo specchio. A dispetto dei trent'anni
passati al servizio era ancora una donna attraente. Vedendosi, avvertì il senso
di nitidezza pervaderla tutta, dai suoi lunghi capelli ramati, attraverso la
sua candida schiena, giù per le sue lunghe gambe. Non era più stanca, oppressa,
rassegnata. Si sentiva forte e decisa. </span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 16pt; line-height: 115%;">Vestì il camice e il grembiule, calzò le
scarpe e poi raccolse i capelli dietro una coroncina di pizzo bianco. Era
pronta.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;">Scese
in cucina per preparare la colazione. L’ultima colazione. Il Direttore
dell'albergo era solito iniziare la sua giornata con una tazza di latte appena
macchiato dal caffè. Siccome era l’ultima, Lia decise di metterci più cura nel
preparargliela. Scaldò il latte alla giusta temperatura, lo versò nella
lattiera del servizio Inglese. Prese una tazza, la caffettiera e sistemò tutto
sul vassoio d’argento. Poi ci mise sopra anche un cucchiaino, il pane tostato,
la zuccheriera, la composta di fragole e un coltello. Prese il vassoio e si
diresse verso la saletta. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;">Il
Direttore era già seduto al suo posto, davanti alla vetrata sul giardino. Lia
arrivò alle sue spalle. Salutò, poggiò il vassoio sul tavolo e gli versò, come
al solito, mezza tazza di latte. Lui avrebbe, come al solito, fatto il resto.
Il Direttore volse il suo laido sguardo verso Lia poi, da dietro, allungò la
sua mano sotto la gonna disse: “Grazie cara!”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;">Furono
le sue ultime parole. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 11.0pt;">Lia
guardava allo specchio i suoi lunghi capelli castani ramati. Sciolti. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 16pt; line-height: 115%;">Lo
spillone che li teneva raccolti era rimasto conficcato alla base della nuca del
bastardo.</span><br />
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 16pt; line-height: 115%;"><br /></span>
<br />
<h3>
<i><span style="font-family: Georgia, 'New York CE', utopia, serif; font-size: 13px; font-weight: normal; text-align: left;">E' un racconto di 300 parole che ho scritto per partecipare ad un concorso ideato da Romina Tamerici nel suo </span><a href="http://tamerici-romina.blogspot.it/" style="color: #82a3b7; font-family: Georgia, 'New York CE', utopia, serif; font-size: 13px; font-weight: normal; text-align: left;">blog</a><span style="font-family: Georgia, 'New York CE', utopia, serif; font-size: 13px; font-weight: normal; text-align: left;">, per celebrarne il terzo compleanno. Con grande sorpresa il mio racconto è stato selezionato tra i finalisti. Speriamo bene!</span></i><span style="font-family: Georgia, 'New York CE', utopia, serif; font-size: 13px; font-weight: normal; text-align: left;"><i><br /></i></span></h3>
</div>
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